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Vishing: come difendersi dalle truffe telefoniche

Tutti i giorni ormai ci capita di rispondere al telefono e trovare dall’altra parte della cornetta un operatore o una voce registrata che ci offre qualcosa, ci propone qualcos’altro, ci chiede se siamo a conoscenza di come migliorare la nostra situazione finanziaria con investimenti di dubbia provenienza.

Fino a qualche tempo fa il numero fisso che appariva sullo schermo, dopo la terza, quarta telefonata, ci ricordava di non rispondere, ma adesso il cellulare ci trae in inganno, così come le ore in cui provano a contattarci; sempre, praticamente, nelle ore in cui sono più sicuri di trovarci liberi, ovvero quelle di pranzo e di cena.

Fra tutte queste inopportune interruzioni si nascondono anche le chiamate che provano a truffarci, quelle di un finto operatore automatizzato che cerca di sfilarci le nostre informazioni private.

Questo tipo di inganno telefonico viene meglio conosciuto come Vishing o Phishing vocale.
Ma scopriamo nello specifico di cosa si tratta.

Vishing

Il cosiddetto Vishing è un sistema di truffe molto conosciuto negli Stati Uniti, ma piuttosto nuovo per quanto riguarda il nostro Paese. Questo inganno, che può anche essere creato ad arte facendo passare il truffatore per un’altra persona, si può dividere in due ampie categorie: quelli che vogliono per forza venderci un nuovo convenientissimo contratto, chiamandoci insistentemente e lavorando quindi sulla nostra tenuta e sul nostro controllo di difesa delle insistente; e le truffe più gravi e serie, che, in modo urgente e risolutivo ci inducono a confidare i nostri dati personali, come conti corrente o carte di credito.

Incrociando i vari dati sensibili che abbiano ingenuamente lasciato su siti internet o facendosi aiutare da una talpa al’interno di uffici bancari o postali, potrebbero riuscire a svuotarci velocemente il conto. O, ancora peggio, a rubarci l’identità, con conseguenze a dir poco disastrose.

Come difendersi dal Vishing e dal Phishing vocale

Indipendentemente dal tipo di truffa che possiamo subire, il danno rimane alto, così come lo sgomento di fronte a quanto sia facile ingannarci.
saperci difendere è fondamentale per tutelarci.
Per prima cosa, visto che la maggior parte delle chiamate vengono fatte da società che ci propongono qualcosa, è indispensabile provare a richiamare subito, dopo cercando i numeri sui canali ufficiali; molto spesso infatti i truffatori si spacciano per agenzie o aziende ben lontane dalla consapevolezza che qualcuno stia usando il loro nome a scopi truffaldini.

Seconda cosa, che sembra scontata ma non sempre lo è, è quella di evitare di dare informazioni private come password, PIN o cose del genere, anche se l’operatore si fa passare per un’istituto che conosciamo o di cui usiamo i servizi. Potrebbe avere reperito le informazioni semplicemente su qualche social usandole per trarci in inganno.
Ultima cosa, effettuare bonifici solo quando si è sicuri di conoscere il destinatario.
Nel caso comunque, di essere in dubbio sulle informazioni riferite al collaboratore telefonico che ci ha contattato, rivolgersi subito alle forze dell’ordine.

Un falso allarme è sempre meglio di un conto svuotato.

Il Vishing si sta ormai diffondendo a macchia d’olio, ma sapere come correre ai ripari è la base per evitare inganni o azioni pesanti per la nostra vita quotidiana, e per i nostri soldi.

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Securpol