Il vostro coniuge vi tradisce, lo sapete da tempo anche se non ne avete le prove certe. Il vostro rapporto si è ormai irrimediabilmente logorato, anche per la vostra consapevolezza che non siete ormai più solo in due in questa relazione.
L’unica soluzione resta a questo punto la separazione, le continue liti e il clima di tensione arrecano infatti un grave danno psicologico non solo a voi ma anche a chi vi sta intorno, come ai vostri figli.
Separarsi non è mai semplice, non solo dal punto di vista emotivo ma anche legale e finanziario.
La parte economicamente più forte fra le due ha infatti quasi sempre l’obbligo di fornire gli alimenti e il mantenimento.
Oltre a questo fino alla conclusione della procedura di divorzio si rimane in una situazione ibrida, in cui si è di fatto ancora sposati, per cui permangono alcuni diritti tipici del matrimonio come l’eredità.
Eppure se è evidente per tutti che la fine del rapporto è dipesa in gran parte da uno dei due coniugi e dai suoi tradimenti, la colpa non può e non deve essere divisa equamente.
La separazione con addebito
Nel diritto italiano sono presenti delle norme che rendono legge quello che il senso comune ci suggerisce.
Se infatti il matrimonio termina a causa dell’infedeltà di uno dei due coniugi, si può chiedere la separazione con addebito. Non si tratta di una forma di punizione per il tradimento, ma della presa di coscienza che i reiterati rapporti extraconiugali minano quello che sta alla base del matrimonio: il reciproco rispetto.
Come dimostrare legalmente il tradimento
Ma come dimostrare un tradimento? Per essere certi di avere prove legali e incontrovertibili da portare davanti al giudice, conviene affidarsi ad un professionista, cioè ad un investigatore privato, che sappia, grazie alla sue esperienze, ottenere le giuste informazioni senza far insospettire il coniuge.
L’investigatore inizierà ovviamente dalle informazioni che voi gli fornirete: i luoghi frequentati dal vostro consorte, le sue frequentazioni, i suoi spostamenti e arriverà quindi a produrre tutto il materiale necessario per dimostrare l’infedeltà del vostro partner.
Ma non solo: la relazione dell’investigatore privato ha pieno valore probatorio, come ha definitivamente ribadito anche la sentenza della Cassazione 16735/2020, che ha deciso di non accogliere il ricorso di un marito, che sosteneva che le prove raccolte dal detective non erano sufficienti per dimostrare il suo tradimento e quindi non era giusto che gli venisse imputata la separazione con addebito.
La Cassazione ha invece ribadito che il dossier dell’investigatore aveva piena validità legale, soprattutto visto che quest’ultimo aveva poi confermato in aula la veridicità delle prove da lui raccolte.
Bisogna inoltre tenere a mente un altro aspetto molto importante: le prove per avere validità in tribunale devono essere raccolte senza violare la legge (quindi, ad esempio, senza introdursi in una proprietà privata). Diventa quindi evidente che l’unico modo per produrre del materiale spendibile in una eventuale causa, è quello di affidarsi a dei seri professionisti, che sappiano come muoversi nei modi concessi dalla legge, ma raggiungendo comunque l’obiettivo prefissato.
Cosa comporta la separazione con addebito?
Implica una serie di conseguenze sulla parte che viene considerata colpevole del naufragio del matrimonio: non avrà diritto all’assegno di mantenimento (anche se è la parte economicamente più debole), perderà ogni diritto sull’eredità del coniuge, dovrà pagare tutte le spese legali. Attenzione però! Gli alimenti (cioè l’assegno versato al coniuge in difficoltà economica, che non può lavorare) non rientrano in questa logica e devono comunque essere versati.