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Geolocalizzazione: come preservare la propria privacy online

geolocalizzazione google

Un dispositivo costantemente collegato in rete è esposto a numerosi rischi riguardanti la violazione dei propri dati sensibili e la registrazione in tempo reale del punto esatto in cui ci si trova attraverso i servizi di geo localizzazione.

Quali rischi possono derivare dalla geo localizzazione sempre attiva sullo smartphone?

Non ci separiamo mai dal nostro smartphone, senza ci sentiamo persi. È il mezzo tramite il quale comunichiamo, ci informiamo, rispondiamo alle mail di lavoro, effettuiamo pagamenti e altre infinite azioni che ormai eseguiamo in modo quasi automatico. Ma uno smartphone è praticamente inutile senza una connessione ad Internet: essere costantemente online diventa allora una condizione essenziale.

Occorre approfondire dunque uno dei problemi dell’esser sempre connessi: l’attivazione di servizi di geo localizzazione.

Utilizziamo e scarichiamo moltissime applicazioni che proprio grazie alla geo localizzazione riescono a tener traccia dei nostri spostamenti.
L’applicazione di messaggistica WhatsApp, attraverso l’opzione “ultimo accesso”, consente alla nostra rete di contatti un primo monitoraggio delle nostre attività. Molto spesso, pur disattivando l’opzione localizzazione dalle impostazioni del proprio smartphone, alcune applicazioni riattivano automaticamente il servizio. Sono tantissime le app che registrano i dati rilevati dalla geo localizzazione, il più delle volte chiedendo il nostro consenso all’utilizzo in fase di installazione. In ogni caso, ogni qual volta pubblichiamo una foto o registriamo la nostra posizione, riattiviamo il servizio.

Sfruttando i dati rilevati dalla geo localizzazione chiunque può riuscire a risalire alle coordinate geografiche del luogo esatto da dove sono stati postati una foto o un aggiornamento.
Altri servizi consentono la ricerca di foto pubbliche scattate in un certo luogo e permettono di identificare tutti gli utenti in rete. Il motore di ricerca Google, ad esempio, raccoglie in tempo reale i dati relativi alla posizione dell’utente e attraverso un semplice link è possibile ritrovare lo storico dei vari spostamenti segnati giorno per giorno. Al momento ciascuna posizione viene sfruttata per fini pubblicitari e per promuovere gli annunci offerti ai clienti.

Gli specialisti di sicurezza e privacy non escludono però che la banca dati possa essere sfruttata per operazioni di sorveglianza e controllo da parte dei governi.

Come riuscire dunque a preservare la propria privacy online?

Occorre innanzitutto mettere in sicurezza i dati sensibili del proprio smartphone:

  • assicurarsi di aver impostato una password o un pin per bloccare il dispositivo;
  • evitare il collegamento wireless a reti pubbliche non sicure;
  • scaricare applicazioni esclusivamente dallo store ufficiale;
  • acquistare software di sicurezza per il proprio smartphone;
  • disattivare il servizio di localizzazione dalle impostazioni dei social network installati;
  • resettare il dispositivo quando non viene più utilizzato o viene ceduto ad un’altra persona.

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